Partito Comunista Internazionale

Il “comunismo” dei mendicanti

Categorie: Opportunism, PCF

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Il superopportunismo dei partiti « comunisti » di marca cremlinesca si vede spesso più nella cronaca spicciola che nelle manifestazioni di parata. E’ allora che appare chiaro come la luce del sole che costoro non pensano affatto di distruggere le basi della società capitalista, ma si accontentano di « abbellirne » la facciata; lungi dall’attentare al dominio del capitale, gli chiedono d’essere un po’ più generoso; di accordare un’elemosina, anche solo… morale, a chi lavora al suo servizio. La loro aspirazione, come Marx rinfacciava a Proudhon, è di mantenere intatte le sordide basi della società presente applicando loro un tantino di vernice. Con un magnanimo gesto, i borghesi decoreranno una volta i proletari e due i « comunisti »; assurdo chiedere di più. Si legge nel « Patriote », supplemento di « Humanité-Dimanche » del 25-7:

«E’ con piacere che abbiamo notato fra i destinatari della medaglia al merito del lavoro, promozione del 14 luglio, il nome del nostro compagno Rieux Joseph (medaglie d’argento e di vermeil) al quale rivolgiamo le nostre fraterne felicitazioni. Ricompensa ben meritata per gli operai, essa rappresenta numerosi anni di lavoro al servizio del capitale. […]

Noi crediamo che si potrebbe fare un gesto ben più largo verso questi lavoratori che hanno contribuito a fare la fortuna dei loro padroni. Ma ahimè, nel nostro paese, lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo è di rigore a detrimento di colui che arreca il capitale più prezioso, la sua « forza di lavoro »! […]

Una medaglia va bene; ma lo avanzamento dell’età di pensione e l’aumento di quest’ultima in rapporto al costo della vita sarebbe, noi pensiamo, ancora meglio ». Firmato: « La cellula ».

Dunque, se si aumentasse un tantino la pensione, non ci sarebbe più sfruttamento ! Un’altra riforma di struttura, e avremo in tasca il socialismo … made in U.R.S.S., lieti di servire il capitale con medaglia e gruzzoletto e ben decisi a mantenerlo in piedi in tutta la sua generosa « umanità ».